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Edith Stein e le domande dei giovani di oggi


Marcos Fasol


Una delle patrone d’Europa risponde alle domande

dei giovani del nostro tempo


Sommario


L’articolo intende proporre la figura di Edith Stein come educatrice dei giovani di oggi, capace di ascoltare e rispondere alle loro domande. Fin dall’adolescenza aveva perso la fede dell’infanzia e aveva smesso di pregare. Conosceva bene le crisi del mondo giovanile. Ma i suoi anni di studio erano la sua preghiera, perché “chi cerca la verità cerca Dio, lo sappia o no”. Gli studi filosofici universitari le hanno aperto l’orizzonte religioso, liberandola dai pregiudizi razionalisti e convincendola che l’uomo è strutturalmente alla ricerca di un senso, quindi alla ricerca di Dio. Con i suoi scritti filosofici, la Stein si è dedicata al dialogo con i non credenti, discutendo con il nichilismo del primo Heidegger e contrapponendo

all’angoscia esistenziale un altro sentimento di fondo, quello della gioia di vivere. La meraviglia davanti alla bellezza è un segno che la vita ha un senso. Il valore imprescindibile della filosofia viene confermato anche dopo la sua conversione alla fede cattolica, vissuta come scelta ragionevole e come realizzazione completa dei nostri desideri naturali. Le relazioni di amore a Dio e al prossimo ne sono il pieno compimento: “nell’amore lo spirito finito trova la sua più alta realizzazione”.

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